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la storia dell'art-hotel "blaue gans" in salisburgo

650 anni di storia
da più antica locanda della "getreidegasse" a primo art-hotel di salisburgo tradizione e innovazione
le origini

ai tempi dell'antica roma, le terre tra il monte "mönchsberg" e il fiume "salzach" erano già abitate. numerosi reperti dimostrano come allora questo  fosse un importante centro manifatturiero.

931
prime citazioni documentali come "frongarten" o "frauengarten" (giardino delle signore). il nome si fa risalire alla chiesa dedicata a "nostra signora" ("zu unserer lieben frau", più tardi "franziskanerkirche").

958-91
con friedrich I conte di chiemgau, le dignità di abate di s. pietro e di arcivescovo venivano per l'ultima volta riunite in una unica persona.

987
separazione tra il patrimonio dell'abazia e quello del duomo.

1104
Documenti riferiscono della presenza di persone stabilitesi  nel "frauengarten" e lungo la odierna getreidegasse

1110
il  terreno del  "frauengarten" viene ceduto al monastero di st. peter.  pertanto anche le case e tutti gli edifici della "tragasse"  diventano di pertinenza di st. peter, che li concede a titolo di "burgrecht": il "burgrecht" consentiva, dietro il pagamento al proprietario del fondo (st. peter) di una somma annuale, di possedere e quindi utilizzare una casa e la corte.

1137
realizzazione dell' "almkanal" attraverso il mönchsberg. Un suo braccio attraversava proprio il frauengarten e sfociava nel fiume salzach. Questo canale, insieme ad un altro realizzato nel 1335, rappresenta l'infrastruttura idrica più antica ancora pienamente funzionante d'europa.

1150
Prima citazione documentale della via "getreidegasse". "tragasse": così, in epoca precedente, si chiamava la principale arteria cittadina, che fino al tempo di wolf dietrich rimarrà l'unica strada che attreversa la città. era la strada del borgomastro e delle assemblee, dei venditori delle case dei commercianti, dei funzionari e dei giudici, delle corporazioni e dei coniatori. Quasi tutte le famiglie storicamente importanti hanno abitato qui. Musicisti di corte come franz heinrich biber o leopold mozart vi abitavano come affittuari.  Tutto ciò esprimeva il benessere e lo splendore del piccolo principato. Gli edifici vennero costruiti in fila, lungo la via, nel XIV secolo. Gli occupanti delle case dovevano pagare a st. peter una tassa (novalium).

1322
Sconfitta devastante contro il re di Baviera. Salisburgo si accinse, quindi, a affrancarsi dalla Baviera e divenire uno stato autonomo.

1342
Per la prima volta l'arcivescovo heinrich von pirnbrunn parla della città come della "sua" terra.

1287
la cosiddetta "sühnebrief"  (lettera di conciliazione) con cui l'arcivescovo pose fine alla contesa tra i cittadini ricchi e i quelli poveri può essere considerato la prima fonte del diritto di salisburgo quale città/stato. Salisburgo è, in tal senso, la più antica città della odierna Austria.


Intorno al 1350 edificazione della casa ad opera dell'Aufner

1343
Ruprecht Aufner appare per la prima volta nei documenti, quale probabile costruttore della casa all'odierno civico 43. Egli era cittadino di salisburgo, cavaliere e quale commerciante possedeva certamente anche il denaro necessario (la famiglia già disponeva di alcune case un po' in tutta la città). tra il 1381 e il 1383 rivestì inoltre la carica di borgomastro.

1350
Intorno al 1350 la casa doveva già esistere, come si può dedurre da un riferimento preciso presente in un documento del 1360 custodito presso il  "bürgerspital".

1428
Martin Aufner ottiene dall'abate Jörg il benestare per dar corso ai lavori volti a realizzare una pusterla nel "frauengarten".

1425

Martin Aufner trasferisce dapprima solo le rendite al "bürgerspital", mentre nel  1432 cede la casa stessa all'opera pia. "Certamente questi ricchissimi patrizi non hanno donato la casa per ragioni economiche, bensì per puro spirito di liberalità. Successivamente, fino al XVIII secolo,  la casa appartenne legalmente all'ospedale che lo "affittava" dietro il pagamento di 10 libbre di Pfennig e due polli all'anno.

1486
Christian hauser, un tintore che svolgeva la sua attività presso un braccio del "Almkanal" vicino all'ospedale, si trasferì nella casa al 41. Probabilmente già alla fine del XV secolo risultano già dei condomini: a titolo di "verstuckung", una forma di proprietà di un singolo piano di una casa.

1488
si legge negli annali che la falegnameria confinante risulta "vuota e bruciata". E' quindi assai probabile che un incendio abbia interessato anche la nostra casa, che a cavallo tra quattro e cinquecento in alcune annotazioni risulta "vuota e in rovina"


per la prima volta locanda


1516
Il birraio Niklas Hueber diviene proprietario del n. 43, al quale si aggiunge il fratello Sigmund Preu.
La sede principale dei due è in getreidegasse al n. 26, detta "Hofstatt und Preustadl".

1569
Nel protocollo di ispezione risulta proprietario e gestore matheusen hueber  con sua moglie, un figlio, sette figlie e il personale: un ragazzo e una ragazza. Che la casa risulti come "locanda" al più tardi nel 1569, è fuori dubbio. Ma, verosimilmente, gli stessi hueber che possedevano la casa nel 1516, hanno usufruito dell'entrata a piano terra come cantina per vendere "al minuto" la birra che producevano al n. 26 della "tragasse". Ci sono, quindi, elementi per sostenere come, con l'arrivo dei fratelli hueber al 43 della getreidegasse, qui  sia  giunta per lo meno la birra: ciò farebbe risalire l'avvio della attività di locanda alla metà del XVI secolo! Alla luce di questo e considerando che la casa fu costruita intorno al 1350, possiamo affermare che il "blaue gans" è la più antica locanda della città, ancora oggi esistente (insieme alla "Gabler" e alla "Hölle", che però erano propriamente delle birrerie e con una tradizione un po‘ differente).

Il nome "blaue gans" (l'oca blu)
Perchè "blaue gans"? "(…) in antiche cronache della città di salisburgo che raccontano della rivolta contadina del 1525, si riferisce di un abitante della città, il quale, nel bel mezzo dei cannoneggiamenti della fortezza, attraversò audacemente l'odierna piazza Sigmund. E proprio di fronte al "fagiano" una palla di cannone sparata dall'alto si infilò nello sbuffo del suo mantello, senza però ulteriori conseguenze. Un colpo di fortuna che meritò di essere annotato e dal quale apprendiamo che l'oca ("gans") sulla piazza Sigmund sarebbe in realtà un "fagiano". (…) tuttavia, per quanto realistica l'artista la volesse dipingere, l'immagine di questo sconosciuto animale era e rimaneva, per il contadino che non lo riconosceva, un'oca: un'oca blu." (così scrisse Ernst Frisch nel "salzburger Zeitung" il 28 febbraio 1944).
La "österreichische kunsttopographie" del 1914 data l'insegna della locanda (un'oca circondata da una corona di foglie, ritagliata da una lastra metallica) all'inizio XIX secolo e il braccio in ferro battuto decorato con una griglia di spirali "intorno al 1600". Quest'ultimo avrebbe quindi accompagnato la movimentata vita della locanda sin dall'inizio.

1601
Johann Sprintzenperger acquista la casa, che già abitava e nella quale gestiva la locanda con alloggio. E' certamente a partire da questo periodo che il nome della casa ("blaue gans") rimarrà sempre lo stesso per i successivi 400 anni, sino ad oggi. Più probabilmente, il nome era già in uso fin dalla apertura della prima attività, il che sposterebbe l'origine del nome circa cento anni prima. Finoad oggi, la prova più risalente dell'odierno nome della casa resta una registrazione apposta nel registro municipale relativo agli anni 1434-45, ma datata 1602.

1607
Gli affari del "blaue gans" devono essere fiorenti poiché il nuovo proprietario prende in affitto dall'ospedale una cantina nel mönchsberg e un deposito per i cereali.

1607
Vengono fabbricate le scuderie di corte. L'arcivescovo Wolf Dietrich von Reitenau fa demolire più di 50 case per realizzare ampie piazze intorno al duomo, ma realizza anche un nuovo sistema viario presso la allora unica arteria della città rappresentata dalla judengasse e dalla getreidegasse.

1614
l'arcivescovo Markus Sittikus von Hohenems (1612-1619) fa rappresentare la prima opera su suolo tedesco nella "residenz".Inizio del XVII secolo: prima illuminazione pubblica con lumi a pece. Presso il "löchlbogen" viene realizzato un ponte.

1628
L'arcivescovo Graf Paris Lodron inaugura il duomo del Solari con grandi festeggiamenti, dopo avere, nel 1612, aperto l'università.

1659/64
Il principe arcivescovo Guidobald von Thun introduce l'obbligo per taverne e locande di acquistare (e quindi servire) la "birra del principe". Solo i produttori di birra possono somministrare il proprio prodotto. L'imposizione del monopolio di stato sulla birra costrinse quindi, inevitabilmente, tutti coloro che non avevano una propria produzione - così come il "blaue gans" - a divenire acquirenti della birreria di corte (kaltenbierhaus), che da Kai si trasferì nel 1704 a Kaltenhausen. L'acquisto imposto per legge ebbe l'effetto di far abbassare la qualità della birra prodotta dai birrai che producevano esclusivamente per il principe e presto giunsero a corte le proteste relative a "questa orribile brodaglia dal sapore acido".

1669
La frana  del 16 luglio sulla gstättengasse causò 220 vittime e distrusse due chiese e tredici case, fino alla "ursulinenplatz".

1693
Ernst Thun fece realizzare la scuola di equitazione estiva (sommerreitschule), presso il "mönchsberg", nel punto in cui nel XVII secolo fu cavata la pietra per la realizzazione del duomo. Fischer von Erlach disegnò il guazzatoio (Pferdeschwemme) con al centro il domatore dello scultore salisburghese Bernhard Mandl (1695).

Unione con il vicino "dorato"

1717
Franz Moszhamer rileva il "blaue gans". Con le seconde nozze con Maria Elisabeth Gschwandter (il cui padre Ludwig deteneva il "Goldenen Hirchen"), riunì nelle sue mani entrambe le locande. Successivamente Moszhamer affidò il "blaue gans" ad un gestore o affittuario.

1746
Franz e maria Moszhamer si separano dal "blaue gans" mentre il figlio Franz continuerà a gestire il "goldenen Hirschen". Probabilmente esiste un parentela con Maria Anna Moszhamer che è nella cerchia di amicizie della famiglia Mozart. Nella corrispondenza si parla più volte di lei e in un caso come "controllmariandl", un nomignolo che deriverebbe dal lavoro del padre presso la corte: egli iniziò infatti come cuoco nel 1715 per diventare poi "controler" della cucina di corte. Più tardi, nel 1775, Maria Anna abita nella stessa casa (tanzmeisterhaus) dove risiede anche Leopold Mozart.


Amicizia con la famiglia Mozart

1780
Nella casa abita Johann Huetterer, violinista di corte e amico di Mozart che lo chiama in dialetto "huatara" e al quale da Monaco scrive chiedendogli di dare un bacio per lui alla "Thresl" (nota: forse si chiamava gilowsky o barisani, o forse era la devota cuoca di casa, perdutamente innamorata di Wolfang)

1751/52
Dai registri del testatico di quell'anno, nella casa di "Deibl oppure Täubl" risulta iscritto solo Franz de Paula Deibl, il musico di corte. Allora Deibl aveva ereditato la porzione di casa che dava "sulla piazza della pesa del fieno" (sigmundsplatz 4, oggi piazza h. von Karajan), certamente non sufficiente a risollevare le finanze del musicista. Gli arcivescovi erano responsabili del suo "stipendio da fame", e lo remuneravano infatti con il minimo indispensabile. Il suo rapporto con la famiglia Mozart era molto stretto: si riferiscono a lui non meno di diciotto lettere.

1783
Muore Franz de Paula Deibl, che riposa nel cimitero "petersfriedhof".


Verso la modernità


1764-68
L'arcivescovo sigismondo von Schrattenbach fece realizzare il tunnel "Neutor" (porta nuova) e nacque così il quartiere "Riedenburg". Dal "blaue gans" è ben visibile lo scavo sopra al tunnel, che testimonia il tentativo del 1676 di "tagliare" letteralmente il monte "Mönchsberg".

1800
I numeri civici delle case vennero introdotti per la prima volta.

1808
aus dem »hypothekenbuch« im landesarchiv ist zu entnehmen, dass die »erbsgerechtigkeit« am sprintzenpergerhaus mit einer »radicierten wirthsgerechtsame« ausgestattet bzw. dem bürgerspital »mit grundherrschaft unterworfen und dafür stift- und dienstbar ist«.

1808
Nel registro delle ipoteche presso l'archivio di stato risulta che al diritto ereditario relativo alla "Spritzenpergerhaus" (la casa del Blaue Gans) era collegata una concessione relativa alla gestione di una locanda. Tale concessione era strettamente legata all'immobile e, di conseguenza, assoggettata all'ospedale dell'Abbazia ("Bürgerspital") che era proprietario del terreno sul quale la casa sorgeva e al quale il gestore della locanda doveva annualmente versare un tributo e eseguire prestazioni d'opera .

1842
Realizzazione del "Mozart-Denkmals", monumento dedicato a Mozart.

1850
Il principato di Salisburgo viene elevato a stato indipendente della corona e conseguentemente ottiene autonomia amministrativa.

1876
L'imperatore Francesco Giuseppe viene in visita a salisburgo. Dopo la crisi economica degli anni settanta, il turismo vive un nuovo impulso. Alla offerta culturale esistente, si affiancò e si sviluppò particolarmente quella delle cure e delle terme. Il "blaue gans" organizzò in collaborazione con il vicino hotel "zum Goldenen Horn" un servizio di trasporto verso le terme "marienbad" a Leopoldskron.

1890
Viene realizzato, non lontano dal "blaue gans", l'ascensore elettrico che porta sul monte Mönchsberg; la funicolare della fortezza (Festung) seguirà due anni più tardi.

1857
La proprietà del "blaue gans" entra nel patrimonio della vedova Anna Stiegensteiner, che, nel 1860, lo vende a Ludwig Gruber per 17.000 gulden. Questi trasformò la stalla a fianco della entrata della casa in mescita di birra.

1865
La vedova eredita il "blaue gans". Due anni dopo, la locanda finisce sotto la amministrazione del birrificio di Kaltenhausen dei conti  di Arco.



Quotidianità e accadimenti internazionali


1884

Necrologio pubblicato da alcuni clienti fissi nel "salzburger volksblatt": "il mercoledì delle ceneri, si sono tenute le esequie dell'oste dell'oca Georg Gadermayer." Gadermayer arrivò a Salisburgo circa venticinque anni prima. Allora, il suo patrimonio era costituito - come lui usava dire - soltanto da un paio di calzoni di pelle e un paio di braccia forti. Dopo essersi dedicato a diverse attività, decise di diventare oste ed entrò in possesso di una locanda totalmente trascurata chiamata "zur blauen gans" (all'oca blu).
Gadermayer riuscì in poco tempo a sviluppare gli affari come pochi sarebbero stati capaci di fare. Prova ne è che i locandieri lo designano come maggior contribuente di imposte sul consumo. Dopo la sua entrata negli affari, la parola d'ordine dei locandieri divenne presto "blaue gans" (sic!). Perché? Perché serviva vino buono ed economico e si accontentava di applicare modeste percentuali di guadagno a cibi e bevande e, inoltre, si comportava in modo amichevole con tutti clienti. Gadermayer ha dimostrato che a salisburgo ci si può trovare bene in qualità di oste, se si ha rispetto per i propri clienti e allo stesso tempo si dà valore al loro danaro. Onore alla sua memoria!

1914-18
La prima guerra mondiale costò la vita a tanti salisburghesi e ha avuto come conseguenza una grave carestia. Nel giardino di Mirabell si coltivarono crauti.

1920
Per la prima volta l'opera "Jedermann" risuona nella piazza del duomo: "tutta la città è palcoscenico" (m. reinhardt).


1913
La figlia di Alois Grasmayr sposa Mautner-Markof, ricchissimo industriale viennese. Questi, per salvare la dote dalla minaccia dell‘inflazione, si accaparra gli hotel "Bristol", Stein" e le locande "Sternbräu" e "Blaue Gans". Dopo la guerra però le sue camere d'albergo si presentano piene di cimici e pressoché senza biancheria. Ebbe, tuttavia, l'intuizione di raccogliere da subito opere di Egon von Schiele.

1928

L'ultimo maniscalco chiude la sua bottega alla fine della getreidegasse. La vecchia Salisburgo stava scomparendo: una residenza senza corte, una fortezza senza soldati, senza scuderie e il guazzatoio senza cavalli…

1924
38.000 salisburghesi ottengono l'illuminazione elettrica delle strade.

1926
Viene realizzato l'aeroporto a Maxglan.

1926
Le scuderie di corte vengono trasformate da Clemens Holzmeister in un luogo per feste e rappresentazioni (l'odierno Piccolo Teatro del Festival). Anton Faistauer di Pinzgau realizza gli affreschi del foyer.

1926
Si costituisce il primo gruppo locale del partito nazista nella vicina locanda "zur sonne". Seguono attentati al palazzo dell'arcivescovo e al "festspielhaus".

1930
Per la prima volta, si tengono nell'aula magna dell'università (dirimpetto al teatro del festival) le prime "hochschulwochen" ovvero manifestazioni culturali (prevalentemente su temi cattolici e filosofici) delle corporazioni studentesche cattoliche, in risposta a quelle che le organizzazioni studentesche nazionaliste tenevano sin dal 1903.

1933
La crisi economica mondiale (32% di disoccupati) e la tassa di 1000 reichsmark introdotta da Hitler per i turisti tedeschi che intendono andare in Austria, colpiscono duramente le attività alberghiere.

1935
Il 17 gennaio il "blaue gans" e la "däublehaus" diventano di proprietà di Franz e Juliana Pointner al 50% ciascuno (lui era stato mastro birraio presso il birrificio Stiegl).

1938
L'amministrazione introduce un registro delle attività alberghiere. Vi si legge che il "Blaue Gans" dispone di 48 camere e 80 letti. Una camera singola senza bagno costava tra 1,80 e 3,30 reichsmark (al "goldene Hirsch" costava 2-4 reichsmark in più).


Finis Austriae
il 12 marzo 1938 le truppe tedesche varcano il confine. Il 6 aprile l'ingresso di Hitler a Salisburgo viene descritto come "trionfale". "per noi si apre una nuova era", esulta il nostro poeta Otto Pflanzl. Negozi ebrei e intere case vengono arianizzate e i loro proprietari scompaiono nei campi di concentramento, così come gli oppositori politici. Nella "residenzplatz" vengono bruciati libri. "senza dubbio, nella stagione fredda, in occasione delle trasmissioni dei discorsi del führer o di alti esponenti del reich, gli alberghi e le trattorie mettono volentieri i loro locali a disposizione dei concittadini che non sono in condizione di consumare."

16 ottobre 1944
Il primo bombardamento colpisce subito il duomo, l'ospedale (vicinissimo al "Blaue Gans") e la zecca sulla "griesgasse"; vengono coinvolti anche il convento delle orsoline e il museo. "tra la "blasiuskirche" e "sternbräu" un campo di macerie e rovine" (e. marx).

4 maggio 1945, ore 6 del mattino
Capitolazione sotto il comando del colonnello Lepperdinger. I carri armati americani della 106a divisione di cavalleria del XV° corpo entrano in città. la resa alla 3a divisione di fanteria venne ufficialmente firmata nell'hotel "Österreichischer hof".

Maggio 1945
Coprifuoco e limitazione degli orari di apertura per alberghi e locali rimasero in vigore. Alcuni di questi, come il "Blaue Gans", poterono alla mattina somministrare dei pasti semplici. "l'accesso in queste locande era talmente difficile che i gestori  dovettero organizzare entrata e uscita" (Josef Hummel, testimone del tempo). Lo stesso "Blaue Gans" (come l'hotel Stein) fornì alloggio per le truppe della polizia militare.

La ricostruzione


1954
Franz e Juliana Pointner lasciano il Blaue Gans al figlio Friedrich e a sua moglie Frieda.

5 dicembre 1954
Il comando militare concede nuovamente a Herbert von Karajan il permesso di salire sul podio: dal 1964 avrà un ruolo determinante nella direzione del festival.

1956-60
Clemens Holzmeister convertì le antiche scuderie di corte in un grande teatro (l'attuale Grande Teatro del Festival), nel quale fece costruire un piano superiore e spostò il palcoscenico in avanti fino alla parete di roccia del monte. Herbert von Karajan, salisburghese di nascita, aprì il nuovo teatro con il "rosenkavalier" di Richard Strauss.

1966
I musei "Carolino Augusteum" e "Haus der Natur" vengono trasferiti nella loro attuale dimora, nelle immediate vicinanze del Blaue Gans.

1968
Dopo la morte di Friedrich pointner, la moglie Friederike rileva la gestione del Blaue Gans.

1973
Adolf Jüstel prende in affitto la cantina e apre il "Mexicano Keller", dando il vita ad una nuova scena jazzistica a Salisburgo che ha visto passare personaggi come Fatty George, Oskar Klein e addirittura Ella Fitzgerald.

1974-75
Costruzione del garage sotterraneo nel monte Mönchsberg (Altstadtgarage) nel tempo record di diciotto mesi, con 1500 posti auto.

1993
La proprietaria di maggioranza Friedricke Pointner cede l'immobile in proprietà alla figlia Ulrike Pointner Gfrerer e a suo marito dr. Hermann Gfrerer al 50% ciascuno.

30.09.1997
Cessazione dei contratti di affitto: a partire dal 1 ottobre 1997 i proprietari si occuperanno direttamente della gestione dell'albergo con ristorante, affidandola al figlio maggiore Andreas.

Gennaio 1998
Inizia la prima fase di ristrutturazione con il rinnovo di una buona parte delle camere, sostituzione delle infrastrutture (riscaldamento, aerazione e sanitari) e ristrutturazione delle sale ristorante e della cantina dei vini.

1999
Viene avviata la ristrutturazione delle restanti camere.

2000
Rinnovo della cucina insieme a magazzini e frigoriferi.




Tradizione e innovazione


2002

Intervento massiccio di ristrutturazione, realizzato - tutelando l'antica struttura architettonica - con l'obiettivo di portare alla luce il cortile interno originale attraverso la rimozione di precedenti  edificazioni e, allo stesso tempo, di riaprire le arcate presenti su tre piani. Il risultato è una combinazione riuscita tra l'antica struttura dell'edificio e una moderna progettazione. In questo modo, dopo che anche le ultime camere furono rese rispondenti agli standard delle più alte categorie alberghiere, fu possibile per Andreas Gfrerer e "studio 10" realizzare il progetto dell'Art-hotel®.

Con il primo art-hotel di Salisburgo, il Blaue Gans invita i suoi ospiti a farsi ispirare dalla simbiosi tra "antico e moderno" e a scoprire una nuova dimensione dell'ospitalità. L'art-hotel offre uno stile di vita a coloro che non inseguono il lusso ostentato e chiassoso, ma cercano il vero lusso dei nostri giorni: la tranquillità, la lentezza di un momento.

Il Blaue Gans si è così trasformato da più antica locanda della "getreidegasse" a primo Art-hotel® di Salisburgo, "un'opera d'arte in itinere che gli ospiti possono vivere e abitare, ma che affonda le sue radici in una lunga eredità storica e nella tradizione." (Da "Gasthaus zur blauen gans. Fürstenbier, bürgermeister, mozartfreunde" di Hans Spatzenegger)

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